Tematica Velivoli, dirigibili, alianti

Petlyakov Pe-8

Petlyakov Pe-8

Foto: autore ignoto
(da it.wikipedia)

Notizie: Il Petlyakov Pe-8 era un bombardiere pesante quadrimotore ad ala bassa sviluppato nel CDB-29 dal gruppo diretto da Vladimir Michajlovic Petliakov in Unione Sovietica negli anni trenta. Inizialmente designato Tupolev ANT-42 (??????? ???-42), in quanto progettato nell'OKB 156 diretto da Andrej Nikolaevic Tupolev, o anche Tupolev TB-7, venne prodotto in un numero limitato di esemplari ed impiegato dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l'Aeronautica militare dell'Unione Sovietica, durante la seconda guerra mondiale. Nei primi anni trenta i funzionari della Sovetskie Voenno-vozdušnye sily si resero conto che le esigenze nella guerra aerea stavano mutando e che i propri reparti di bombardamento strategico basati sugli imponenti Tupolev ANT-6/TB-3 avrebbero dovuto essere aggiornati con modelli più attuali. A questo scopo emise una specifica per la fornitura di un nuovo bombardiere alla quale rispose l'ufficio di progettazione (OKB) nr. 156 diretto da Andrej Nikolaevic Tupolev con un progetto avviato nel luglio 1934, l'ANT-42. Si trattava, per il periodo, di velivolo di nuova generazione ma il suo sviluppo incontrò varie difficoltà. Petlyakov perfezionò il progetto con accorgimenti tecnici in grado di fornire prestazioni tali da superare ogni caccia intercettore ad alta quota. Il prototipo, ancora non equipaggiato di armamento e ancora sprovvisto del sistema ATsN, ed ai comandi del pilota collaudatore Mihaíl Mihájlovic Grómov venne portato in volo per la prima volta il 27 dicembre 1936 dall'aeroporto centrale M.V. Frunze, struttura ora scomparsa nella zona Hodynka, a nord-ovest del centro di Mosca. Dopo il successo nelle prove iniziali, il sistema ATsN venne installato per le prove di valutazione statali nel mese di agosto 1937 ed i motori Mikulin AM-34RNB vennero montati durante le prove. Grómov riferì che il timone era inefficace e che i motori esterni subivano un pericoloso surriscaldamento. Successive prove nella galleria del vento identificarono il problema con l'aerodinamica dei radiatori e delle gondole. per risolvere il problema i radiatori vennero spostati in un profondo condotto al di sotto delle gondole interne ed il timone venne ampliato e ridisegnato adottando un rivestimento liscio. Il sistema ATsN-2, dal russo Agregat tsentral'novo nadduva - unità centrale di sovralimentazione, consisteva in un'insolita configurazione a 5 motori, quattro AM-34FNR da 1 100 CV posizionati in altrettante gondole sul bordo d'attacco alare ed il quinto, un Klimov M-100, incorporato nella fusoliera con il compito di ripristinare tramite compressore il flusso d'aria necessario per la potenza dei motori in quota. L'adozione dei motori Mikulin AM-35A permise di eliminare tale complesso sistema di sovralimentazione, e il velivolo realizzato con tali motori raggiunse soddisfacenti prestazioni generali anche a 8.000 metri. La produzione iniziò nel 1939 e l'aereo, denominato TB-7, venne poi ridesignato Pe-8. Era uno dei primissimi aerei della nuova generazione di quadrimotori da bombardamento. La sua struttura comprendeva un'enorme fusoliera, con postazioni difensive nel muso e in coda, oltre che una torretta dorsale. L'ala era di grandissima apertura e di struttura trapezoidale. Era talmente grande che per l'installazione di mitragliatrici calibro 12,7 mm nelle gondole motrici non era necessaria alcuna postazione telecomandata, ma bastava un tunnel di comunicazione tra la fusoliera e le gondole interne. Causa però la precedenza assegnata durante la seconda guerra mondiale ai bombardieri tattici, le difficoltà di messa a punto e la concorrenza del più piccolo ma comunque efficace Ilyushin Il-4, lo sviluppo del modello procedette lentamente. Il passo successivo era quello di ricercare un'autonomia maggiore, e dato che ai sovietici non mancavano motori affidabili di elevata potenza (a differenza degli italiani, come accadde per il Piaggio P.108) venne installato il Diesel M-30, un 12 cilindri a V da 1 475 CV (come il Daimler-Benz DB 605). Nonostante il peso elevato del motore, le prestazioni migliorarono almeno in quanto ad autonomia, che passò da 3 700 a 4 800 km, sempre con un carico massimo di 4.000 chili di bombe. Il miglior risultato però venne ottenuto successivamente con i motori Shvetsov ASh-82 (M-82FN), che nonostante i loro 1 875 CV (1 380 kW) avevano una struttura più leggera e pertanto consentirono di ridurre il peso massimo da 33 000 a 31 000 kg (era di 27 000 con i AM-35), essendo dei benzina radiali. Il velivolo consentiva di volare per 4 100 chilometri e di portare (non è chiaro se abbinato a tale autonomia) 5 200 kg, incluse bombe da 2 000 kg. Quando iniziò l'Operazione Barbarossa, il 22 giugno 1941, solo il 2º Squadrone del 14º reggimento bombardieri pesanti (14-j tâželyj bombardirovocnyj aviacionnyj polk—TBAP), basato a Boryspil' era equipaggiato con i Pe-8, ma né gli equipaggi erano adeguatamente preparati né i velivoli erano ancora in condizioni completamente operative. Due dei nove Pe-8 schierati rimasero distrutti durante incursioni aeree della Luftwaffe poco dopo l'inizio della guerra, prima che i Pe-8 venissero spostati fuori dal loro raggio operativo all'aeroporto di Kazan'.


Stato: Russia

Emissione: 125esimo anniversario della nascita di AN. Tupolev.232

Anno: 2013